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A.S.P. Messina: reiterate violazioni sulla mobilità interna del personale dipendente, FIALS chiede intervento della Regione

La Segreteria Generale FIALS Messina è in piena protesta e chiede l’intervento da parte dell’Assessore Regionale della Salute Dott. Ruggero Razza

Con una nota del 22 Giugno scorso a firma del Segretario Generale FIALS Messina – Domenico La Rocca –  indirizzata all’Assessore Regionale alla Salute della Regione Siciliana Dott. R. Razza ed alla VI^ Commissione Parlamentare Regionale per la sanità, il sindacato FIALS ha manifestato viva protesta sulla ” modalità ” con cui viene gestita la mobilità interna/assegnazione del personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina.

< Domenico La Rocca > chiarisce:  la protesta che scaturisce da motivazioni che non solo sono a salvaguardia del principio di buona ed equa Amministrazione, ma anche per evitare che si continui ad operare in modo discriminatorio e senza alcuna regola finalizzata al rispetto contrattuale ed agli accordi formali presi in sede di contrattazione Aziendale (Regolamento Aziendale di mobilità interna del personale del comparto dell’A.S.P. di Messina approvato con delibera n° 84/2010 ).

Questa organizzazione sindacale FIALS nel recente passato aveva invitato la Direzione Aziendale a rispettare le norme che disciplinano tale istituto, rivendicando trasparenza gestionale, essendo consapevole che la mobilità interna ha una forte ricaduta sulla funzionalità dei servizi ed anche sul senso di appartenenza e non ultimo sulla motivazione lavorativa; aspetti e percezioni non trascurabili in una istituzione statale che lavora sui bisogni dell’utenza e che deve rispondere soprattutto in termini relazionali, pertanto è necessario un clima organizzativo  positivo finalizzato al soddisfacimento  dei bisogni dell’utenza.

Inutili sono stati gli inviti e tutto ciò continua ad avvenire nonostante i numerosi ricorsi al Tribunale Lavoro di Messina proposti dalla nostra Organizzazione Sindacale e le numerose sentenze di condanna emesse a carico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina dal 2015 ad oggi ( circa 10 ), per violazione dello Statuto dei Lavoratori ex art. 28 Legge n° 300/1970, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei dipendenti del Comparto della Sanità e del regolamento aziendale di mobilità interna dell’A.S.P. di Messina.

La Segreteria Provinciale della FIALS, ritiene intollerabile che si possa continuare a gestire tale istituto in modo personalistico o peggio ancora con favoritismo; mobilità interna di compensazione ( non prevista dal C.C.N.L. e C.I.A. ) tra dipendenti neo assunti con dipendenti prossimi alla quiescenza con ostacolo/impedimento alla mobilità interna, per il restante personale che aspira a ricoprire il posto che si renderà vacante, nel rispetto dei criteri previsti dal regolamento aziendale, o addirittura in qualche caso da strutture carenti verso strutture in esubero di personale con “mobilità d’urgenza”.

Non esistono giustificazioni, <continua La Rocca> neanche quelli che possano chiamare in causa motivi di urgenza, in tal caso significherebbe che a distanza di quasi tre anni, l’Azienda non è riuscita a darsi adeguata programmazione ed organizzazione.

La FIALS come ripetuto più volte, non è contro i lavoratori né contro l’Azienda, ma ritiene imprescindibile per il buon funzionamento istituzionale, il rispetto delle regole e delle norme contrattuali e costituzionali.

Il persistere in tali azioni danneggia l’immagine delle associazioni sindacali, ed elude le regole ispirate alle corrette relazioni sindacali ed anche l’immagine delle istituzioni politiche.

Per quanto sopra, Le Chiediamo Ill.mo Assessore Regionale della Salute e On. Presidente della Commissione Parlamentare Regionale Salute, un autorevole intervento al fine di evitare che ulteriori atti disgreganti possano concretizzarsi, non è più tempo di ambiguità e discrezionalità poiché i lavoratori della sanità devono fornire un servizio necessario ed indispensabile ai cittadini in un clima di certezza, condivisione e di riconoscimento reciproco con l’Ente che li governa, senza questi fattori il tutto diventerà sempre più difficile e sempre più disaggregante in quanto prevarrà la demotivazione e l’insoddisfazione.

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