Aziende Sanitarie ed Ospedaliere di Messina: Esitate le Piante Organiche – Per la Fials ” gli esiti saranno disastrosi se non verranno apportate modifiche”
FIALS MESSINA DURANTE LE RIUNIONI E TAVOLI TECNICI CHE SI SONO TENUTI PRESSO LE SINGOLE AZIENDE SANITARIE DELLA PROVINCIA DI MESSINA HA ESPRESSO FORTI PREOCCUPAZIONI PER GLI ESITI DISASTROSI CHE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE AVRA’ SUL PERSONALE SANITARIO E SULLA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA AI CITTADINI…
Dalla documentazione ricevuta dalle Aziende, per l’esame delle proposte delle Piante Organiche, è emerso che l’unico parametro utilizzato dai Manager per la loro elaborazione è stato il Decreto Assessoriale n° 1380 del 05/08/2015. Vale a dire parametri carenti ed insufficenti per il calcolo di personale e limite al tetto di spesa imposto dalla regione notevolmente ridotto. Al contrario, gli unici strumenti che dovevano essere utilizzati per il calcolo del fabbisogno di personale ( complessità assistenziale, intensità di cura, volume di attività, ecc.. ) sono stati del tutto ignorati..
Il Segretario Provinciale Fials Messina – Domenico La Rocca ” ed i Rappresentanti Sindacali Aziendali ( A.O.O.R. Papardo-Piemonte – A.S.P. di Messina – I.R.C.C.S. Neurolesi ) non hanno dubbi: ” Qualora non verranno apportate le modifiche al D.A. n° 1380 del 05/08/2015 gli esiti saranno disastrosi per via delle forti ricadute negative sugli Operatori Sanitari ( eccessivi carichi di lavoro, demansionamento, rischio professionale, Stress ecc..) e sulla qualità dell’assistenza ai cittadini).”
” Negli atti aziendali non vediamo né razionalizzazione della spesa ( riduzione delle esternalizzazione dei servizi ), né tagli agli sprechi, né rimodallamento e reinvestimenti nei punti strategici in cui si dovrebbe realizzare il cambiamento ( attività assistenziale territoriale – P.T.A – P.T.E. – P.P.I. – A.D.I. ); né armonizzazione e riequilibrio delle professionalità, viceversa la cristallizzazione degli interessi che hanno rallentato o addirittura bloccato l’iter necessario per apportare il reale cambiamento che negli ultimi anni ha avuto “solo ricadute negative sui cittadini e sugli operatori”.
Nessun limite o controllo invece sulla crescente sanitaria per forniture beni e servizi ( esternalizzazioni ) in barba alla Legge di ” Spending-review ” che grava pesantemente sui bilanci delle Aziende e quindi sulle casse della Regione.
Auspichiamo interventi che diano risposte a quanto i cittadini si aspettano dal Servizio Sanitario Regionale, al fine di intraprendere il cammino per un necessario è reale cambiamento senza far ricadere ulteriormente sui cittadini bisognosi di cure e sugli operatori sanitari le scelte inappropriate, gli sprechi e la disorganizzazione dei servizi.
Va tutto bene……è l’ennesima scusa per rallentare o rinviare lo sblocco delle assunzioni a T.I. per fare in modo che si arrivi alle elezioni. E’ trascorso un anno intero a discutere su questa altra scusa delle piante organiche. Ormai è tutto chiaro dopo 3 anni di scuse consecutive e rinvii!