A.S.P. Messina: Tutte le organizzazioni sindacali e la R.S.U. bocciano la proposta di pianta organica che taglia 476 posti di lavoro.
IL 5 NOVEMBRE ALLE ORE 10,30 SONO STATE CONVOCATE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E LA R.S.U. PRESSO LA DIREZIONE GENERALE DELL’A.S.P. DI MESSINA PER LA CHIUSURA DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE IN MERITO ALLA PROPOSTA DI PIANTA ORGANICA FORMULATA DALL’ A.S.P. DI MESSINA CHE ERA STATA CONSEGNATA ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI LO SCORSO 28/09/2010.
La proposta riconsegnata alle organizzazioni sindacali in data odierna, non essendo stata modificata rispetto al’originaria formulazione ( tranne qualche piccolo aggiustino preanunciato verbalmente ) e rispetto alle varie osservazioni e proposte presentate dalle OO.SS, non ha convinto nessuna delle organizzazioni sindacali, che ad unanimità hanno bocciato la proposta.
La FIALS già dal primo incontro aveva manifestato le proprie perplessità è criticità che la proposta di pianta organica formulata presentava e che nel corso dei successivi incontri ( tavoli tecnici ) ha confermato in maniera più dettagliata, in quanto la proposta stessa è in contrasto con le leggi e decreti regionali di riorganizzazione e rifunzionalizzazione delle rete ospedaliera ( Legge R. 5/2009 ) nonchè delle linee di indirizzo per la formulazione delle piante organiche ( D.A. 1868/2010 ) che a parere del sindacato Fials, renderanno inefficace la realizzazione degli obiettivi che le stesse leggi presuppongono.
La Fials alla luce delle osservazioni presentate precedentemente con nota 220/10/SP del 28/09/2010, ha anche evidenziato la carenza di alcuni dati, ritenuti indispensabili al fine di poter esprimere serenamente un giudizio complessivo sulla proposta avanzata, quali: assenza di relazione tecnica di supporto indicante gli obiettivi che l’azienda intende perseguire ed i mezzi che la stessa mette a disposizione a tal fine; il dettaglio dei posti ricoperti a tempo indeterminato, i posti vacanti e disponibili e quelli che si renderanno disponibili nei prossimi anni per cessazione; documento indicante le attuali esternalizzazioni ( A.D.I., Servizi Riabilitativi) e la relativa spesa economica.
In ordine ai servizi ospedalieri si nota, in alcuni casi una omogeneità di distribuzione del personale ed in altri una disomogeneità che si traduce in una forte discrepanza, allor quando vengono considerati i carichi di lavoro.
Altra perplessità è stata evidenziata per l’ attività territoriale ( Assistenza Domiciliare Integrata, Ambulatoriale ecc… ) che contrariamente a quanto previsto dalle leggi regionali che prospettano una sanità decentrata sul territorio, con servizi di nuova istituzione e con prestazioni che devono fare da filtro alla degenza ospedaliera ed ai ricoveri inappropriati, risulta pesantemente danneggiata in quanto sono stati previsti pochissimi infermieri.
Questa organizzazione sindacale è consapevole che l’attuale amministrazione si trova per certi versi condizionata da pregresse macroscopiche discrasie: (organico accentuato per alcune figure professionali e ridotto ai minimi termini per altri), tuttavia, la strategia futura dell’Azienda non può essere avvinghiata nelle scelte distorsive che hanno condizionato negativamente e pesantemente le gestioni passate.
A parere della Fials è necessario un salto di qualità in termini d formulazione dell’organico, bilanciando il numero delle risorse in riferimento agli standard di qualità complessiva che si vogliono prefissare ed ottenere. In tal senso invitiamo il Direttore Generale a dare ampio respiro a figure professionali finora tenute ai margini e sottodimensionati come organico. La Fials pensa che migliorare è possibile sempreché si tengano presenti le condizioni operative e di organico messe a disposizione nelle piante organiche delle regioni più virtuose e più accreditate dal punto di vista di efficienza e qualità. Alla luce di quanto sopra evidenziato
si chiede
di inserire ed integrare ulteriormente la proposta di pianta organica formulata con le varie figure professionali di seguito elencate:
AUSILIARI SPECIALIZZATI:
150 Ausiliari Specializzati in più da ripartire per ogni Distretto Sanitario territoriale ed Ospedaliero in rapporto alle attività/popolazione ( per tutte la attività che attualmente vengono svolte anche con servizi esternalizzati ai privati);
OPERATORI SOCIO SANITARI:
177 Operatori Socio Sanitari da ripartire in ogni Presidio Ospedaliero in rapporto ai posti letto assegnati ( così come previsto dal D.A. n° 1868 del 22/07/2010 ).
INFERMIERI:
1 Infermiere in ogni ufficio infermieristico ( Direzione Medica );
1 Infermiere in ogni consultorio familiare ( legge 34/94 e L.E.A.);
10 Infermieri in più in ogni Distretto Sanitario in rapporto alla popolazione esistente ( Assistenza Domiciliare Integrata , Ambulatoriale, riabilitazione ecc…).
OSTETRICHE:
1 Ostetrica in ogni consultorio familiare ( legge 34/94 e L.E.A.);
FISIOTERAPISTI:
da 2 a 5 fisioterapisti in ogni Presidio ospedaliero in rapporto alla specificità delle unità operative esistenti ( es. Medicina, Ortopedia, rianimazione, lungodegenza ecc..).
Incremento dei fisioterapisti in tutti i Distretti Sanitari ( prevedendo la reinternalizzazione dei servizi riabilitativi );
LOGOPEDISTI:
da 1 a 2 logopedisti nei Presidi Ospedalieri con unità operative di Neurologia e otorinolaringoiatria;
Aumento di logopedisti in tutti i Distretti Sanitari;
TECNICI DELLA NEUROFISIOPATOLOGIA:
1 Tecnico della Neurofisiopatologia nelle U.O. di Rianimazione;
COORDINATORI INFERMIERISTICI/CAPI SALA:
1 coordinatore infermieristico /capo sala in ogni U.O. Complessa. e U.O. Semplice;
1 coordinatore infermieristico /capo sala in ogni Direzione Medica ove non è prevista la figura de D.A.I.;
1 coordinatore infermieristico/capo sala in ogni P.T.A.
1 coordinatore infermieristico /capo sala in ogni Distretto Sanitario ( 1 + 1 Messina );
1 coordinatore infermieristico /capo sala in ogni S.P.D.C;
1 coordinatore infermieristico/capo sala in ogni modulo dipartimentale della salute mentale;
1 coordinatore infermieristico /capo sala in ogni struttura ( C.T.A./ST.A.R. ) da 10 a 18 dipendenti del comparto;
COORDINATORI TECNICI:
1 Coordinatore Tecnico di Radiologia in ogni Presidio Ospedaliero;
1 Coordinatore Tecnico di Laboratorio in ogni Presidio Ospedaliero;
1 Coordinatore Tecnico della Riabilitazione per ogni macro Distretto Sanitario/Ospedaliero ( es. Patti-S.Agata-Mistretta ) – ( Barcellona-Milazzo-Lipari) – ( Messina – Taormina);
Messina, 05 Ottobre 2010 Visualizza Gazzetta del Sud: 06 Novembre 2010
Siamo alle solite il clientelismo regna sovarano..poi quando ci si ritroverà in un reparto con 20 pazienti assistiti da 2 infermieri e un oss/ausiliaro che farrano questi acuti e illuminati amministratori? niente!! l’importante è che ci siano 12 medici il resto è ok…
In lombardia il rapporto dei medici posto letto è diverso i medici costano, non ne servono tanti per fare della buona sanità anzi…! Il clientelismo non possiamo piu’ permettercelo troppi sprechi, ma perchè non la fanno finita con questo sistema, e non guardino come si fa a far funzionare una azienda!! I drg rendono alle aziende del nord sono virtuose i nostri soldi vanno ad altre regioni e noi diventiamo sempre piu’ poveri . Le professioni sanitare non considerate al sud , sono quelle che fanno la differenza al nord rendono un’organizzazione efficente la fanno crescere. Basta con il precariato, investiamo bene i nostri soldi non continuiamo a buttarli al vento..
Salve , però i signorotti di SIRNA , NAPOLI , RESTUCCIA ,ed altro che nn ricordo la delibera ad OC se la son fatta , Ma come si deve tagliare e loro di contro che fanno si promuovono cosi si mettono al sicuro , da eventuali svalutazioni . Ma nn hanno il coraggio di tagliaare i rami secchi .
Ma se fanno i tagli al personale, ai pazienti, ed ai dipendenti non li pagano regolarmente dei soldi a Messina che se ne fanno?…