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A.S.P. Messina-Salute Mentale: un’altro paziente curato al Dipartimento di Salute Mentale si toglie la vita. E’ il secondo caso in pochi mesi, colpa dei tagli ai servizi?

E’ il secondo caso di suicidio che si verifica a Barcellona Pozzo di Gotto. Un altro paziente che da anni è in cura al Centro di Salute Mentale, si toglie la vita.

Il Segretario Provinciale Fials Segreteria Territoriale di Messina – Domenico La Rocca: “Colpa dei tagli ai servizi e alla mancata assunzione delle professionalità mancanti?”

Da qualche tempo questo sindacato denuncia i continui tagli ai servizi di Salute Mentale da parte dei vertici dell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Messina e la mancata assunzione di personale che risulta carente per quanto riguarda diverse professionalità.

Di recente, attraverso direttive aziendali è stato chiuso il Centro Diurno della struttura di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Centro Diurno ha la funzione di accogliere i pazienti per almeno 12 ore giornaliere ( dalle ore 8,00 alle ore 20,00 ) dove vengono effettuati colloqui, si pratica la riabilitazione, le attività ricreative e di socializzazione.

Anche l’Attività Domiciliare da qualche tempo è stata fortemente ridotta rispetto al passato. L’attività domiciliare da parte dei sanitari, di fondamentale importanza, consiste nel recarsi al domicilio dei pazienti ( non ricoverati quindi, in genere coloro che dopo la dimissione ospedaliera necessitano tale assistenza) per accertarsi del loro stato di salute e della continuazione delle cure farmacologiche domiciliari.

Sembrerebbe che il paziente in questione, fosse stato dimesso da poche settimane dalla Struttura Abitativo Riabilitativa dell’A.S.P. di Messina di Terme Vigliatore e che da qualche settimana, forse, chiedeva di poter essere riammesso ( si trattava forse di una richiesta di aiuto? ) ed inoltre, che il D.S.M. non avrebbe attivato l’assistenza domiciliare.

Poteva essere evitato questo gesto estremo se il Centro Diurno fosse stato aperto ed attivo ed il paziente fosse stato seguito anche dopo la dimissione? Poteva essere evitato se l’assistenza domiciliare fosse funzionata a regime come in passato ed il paziente seguito al proprio domicilio?

Sono queste le domande che ci poniamo dopo il secondo episodio verificatosi nel giro di pochi mesi..

Quanti altri casi ancora dovranno verificarsi prima che l’A.S.P. di Messina riattivi il Centro Diurno, potenzi l’Attività Domiciliare e provveda ad assumere le Professionalità mancati?

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