A.S.P. Messina: Fials replica alle preoccupanti dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Manager dell’A.S.P. di Messina in merito alle reiterate violazioni…
Il Commissario Straordinario dell’A.S.P. di Messina, in merito alla denuncia presentata dal sindacato FIALS sulle reiterate violazioni delle norme di legge in materia di orario di lavoro e di superamento dei tempi di lavoro – D.lgs n° 66/2003, nei giorni scorsi avrebbe dichiarato alla stampa:
Il Commisario Straordinario: < si tratterebbe però solo di strumentalizzazioni: «Sono casi episodici di prolungamento orario per esigenze di servizio che sono contemplate, purtroppo per loro, dalla norma. Il problema dell’orario si presenta quando questi casi diventano la regola ma l’episodico è previsto, per cui succede che se io faccio il turno di notte e la mattina colui che mi deve dare il cambio non si presenta a lavoro io non posso lasciare gli ammalati senza assistenza e continuo il turno».
«L’importante è che sia una cosa episodica. Nel caso specifico stiamo parlando di un tecnico di laboratorio che fa poche ore e deve completare l’orario quindi se il primario lo ritiene necessario lo fa restare. Noi rispettiamo la norma anche perché non abbiamo carenze di personale, se a volte succede è perché qualcuno si ammala o non si presenta a lavoro. Siccome il servizio deve continuare, noi purtroppo dobbiamo obbligare qualcuno a restare a lavorare ma sono veramente casi isolati». > Fonte INSANITAS.IT
https://www.insanitas.it/quindici-giorni-consecutivi-al-lavoro-asp-messina-dipendente-sviene-causa-un-malore/
Il Segretario Generale FIALS Domenico La Rocca – replica alle dichiarazioni rilasciate dal Manager, che hanno sconcertato anche molti lavoratori, ritenendole molto preoccupanti nella parte in cui il Commissario Straordinario ritiene “Strumentale” un episodio che è invece grave allorquando un dipendente, a seguito di turnazione stressante programmata di 15 giorni consecutivi di lavoro, tra turni notturni e giornalieri, senza fruire dei riposi giornalieri, accusa un malore e riporta anche lesioni fisiche sul luogo di lavoro.
Poteva accadere anche di peggio qualora la dipendente in questione si fosse trovata da sola nella stanza; fortunatamente era presente un altro dipendente che, accortosi immediatamente del malore, ha potuto prontamente soccorrerla.
Men che meno può ritenersi che, episodi di prolungamento orario ( vedi 17 ore consecutive di lavoro ) o mancata concessione dei riposi settimanali, siano “contemplati dalla norma” in quanto sono comunque vietati e nel caso specifico non erano dovuti ad “esigenze improvvise di servizio” come invece si è rappresentato.
Questo il turno mensile di Ottobre programmato per il dipendente in questione:
Il Segretario chiede < Esiste altra norma in materia orario di lavoro e di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale oltre il D.lgs. n° 66/2003? A quale norma si riferisce? La dichiarazione appare superficiale ed improvvida, prosegue il comunicato FIALS, essendo questa organizzazione sindacale FIALS certa che sia frutto invece di una impulsiva necessità di giustificazione da rilasciare agli organi di stampa e non certamente un tentativo di “ nascondere la polvere sotto al tappeto o peggio ancora di sottacere le responsabilità”. Così come, siamo certi che una attenta ed accurata indagine interna sulla questione farebbe emergere le evidenti gravi Contraddizioni, le Violazioni e le Responsabilità. Con l’auspicio che venga attivato una indagine interna di verifica sulle ripetute violazioni, rimaniamo in attesa di conoscere gli esiti ed i provvedimenti presi conclude il sindacato Fials nella nota inviata.