ASP Messina

A.S.P. Messina: Osservazioni Fials alla proposta di pianta organica

L’organizzazione sindacale FIALS sanità ha esaminato attentamente la bozza della Pianta Organica presentata da codesta Azienda, ed in riferimento ad essa non può esimersi dal porre alcune questioni per la funzionalità futura dei servizi sanitari.

La FIALS auspicava che il progetto di pianta organica potesse rispondere alla necessità di rinnovare la funzionalità e l’efficienza dei servizi, senza che venisse penalizzata l’efficacia delle prestazioni.

L’impianto che è stato elaborato sembra che voglia rispondere esclusivamente al principio di efficienza, con forte penalizzazione di alcuni settori apparentemente irrilevanti per l’amministrazione, ma in realtà con una forte ricaduta sulla percezione della qualità.

Difatti sono state dimezzate le figure professionali che devono assicurare l’assistenza alberghiera ( Ausiliari e O.S.S. ).

Per quanto concerne l’operatore socio sanitario, qualora dovesse andare a buon fine la pianta organica presentata, si creerebbe un “vulnus” del diritto di circa duecento dipendenti che hanno acquisito una qualifica interna e da cinque anni attendono l’inserimento nel ruolo.

Abbastanza simile è la posizione degli ausiliari, che lavorano in questa azienda che ha una carenza di queste figure certificata da diversi anni per oltre duecentocinquanta posti.

Alla luce di questi rilievi è d’obbligo sapere come verranno assicurate tutte le attività alberghiere, che in questo momento nelle strutture vengono fornite in modo precario ed insufficiente.

Risulta inoltre carente della figura dei coordinatori infermieristici ex capo sala che a parere della Fials vanno individuati in ogni Unità Operativa Complessa e Semplice ed almeno una unità nei servizi con un numero di dipendenti del comparto di 10 unità;

Altra discrepanza viene notata nella individuazione delle figure di collaboratori professionali sanitari Tecnici di Radiologia, Laboratorio, Riabilitazione, Logopedisti, Neurofisiopatologia ecc.. che risultano essere carenti rispetto ad altre dello stesso profilo ad esempio il numero di Tecnici della Prevenzione risultano eccessivi. A tale riguardo sarebbe inoltre opportuno attivare le procedure per la reinternalizzazione dei servizi riabilitativi attualmente affidati alla società cooperative anche al fine di assicurare continuità assistenziale evitando allarmismi intermittenti degli utenti ed assumere i dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Le perplessità della FIALS sono rafforzate dalla mancanza di una relazione tecnica dettagliata di supporto indicanti gli obiettivi che l’azienda intende perseguire ed i mezzi che la stessa mette a disposizione a tal fine, nonché l’impossibilità di comparazione tra l’esistente e la proposta ( esuberi o carenze? ) e le attuali esternalizzazioni ( A.D.I. ecc…).

Riteniamo che un’ analisi dei costi, anche se dettagliata, non può sopperire alla mancanza di strategie e di indicazioni operative di cui l’azienda si deve dotare.

A tale proposito viene difficile pensare che si voglia migliorare la qualità dell’assistenza, mantenendo gli stessi posti letto e contestualmente ridurre il personale di oltre il 10% ( 500 unità in meno).

Anche questa riduzione lascia perplessi, poiché da un lato le recenti leggi regionali, prospettano una sanità decentrata sul territorio, con servizi di nuova istituzione e con prestazioni che devono fare da filtro alla degenza ospedaliera ed ai ricoveri inappropriati;

non è possibile assicurare l’assistenza territoriale con pochissimi infermieri, a fronte di numerosi medici che prestano la loro attività nel territorio.

In ordine ai servizi ospedalieri si nota, in alcuni casi una omogeneità di distribuzione del personale ed in altri una disomogeneità che si traduce in una forte discrepanza, allor quando vengono considerati i carichi di lavoro.

Riteniamo che la bozza presentata necessiti di aggiustamenti che possono ribaltarsi positivamente sui livelli assistenziali. Riteniamo inoltre, che devono essere assicurate le percentuali di organico previste dalla direttiva assessoriale per ciascuna figura professionale, riteniamo altresì, che qualora dovessero esserci problemi legati al bilancio finanziario, dovranno essere affrontati, rimuovendo posizioni equivoche, che si traducono nel mantenimento di strutture complesse o addirittura nell’ampliamento, in servizi in cui non se ne vede la minima utilità delle figure apicali.

Così come non si intravedono i nuovi investimenti sui servizi territoriali e ospedalieri e sul personale che dovevano essere fatti con le risorse rientrate nel bilancio della regione e derivanti dal freno posto agli sprechi e che la sanità siciliana ha attuato e sta attuando ( vedi spesa farmaceutica, acquisto beni e servizi ecc.).

Signor Direttore, il processo di revisione, riorganizzazione e rifunzionalizzazione si può creare a condizione che il focus sia sempre centrato sui servizi da fornire ai cittadini in ambito ospedaliero e territoriale; in un momento di crisi finanziaria per le istituzioni, in modo particolare per i cittadini, non sono ammissibili sotterfugi e scappatoie, bisogna avere la chiarezza di affrontare i problemi per quello che veramente sono e dare soluzioni, scevre da qualsiasi interesse, questo auspichiamo e questo pensiamo sia necessario.

Messina, 28.09.2010

 Comunicazioni: La concertazione sulla proposta di pianta organica presentata riprenderà dopo i lavori dei tavoli tecnici convocati per le giornate del 05  e 11 ottobre 2010. 

3 pensieri riguardo “A.S.P. Messina: Osservazioni Fials alla proposta di pianta organica

  • Enrico Giallanza

    Concordo con il Sig. Noto è una situazione insostenibile ad oggi, i settori della sicurezza e prevenzione sono vastissimi e nell’impianto organico dell’ ASP di Messina la situazione è occupazionale è scadente di conseguenza questa carenza non permette una corretta e omogenea considerazione del territorio.
    La FIALS credo proprio che si sia erroneamente sbagliata sulla considerazione ” che i posti per TPALL siano eccessivi” anche perchè è contraddittorio per un sindacato non manifestare i diritti della sicurezza e salute della vita dei lavoratori.

  • Nel leggere il comunicato concordo quasi totalmente con la FIALS sull’analisi effettuata in merito alla pianta organica presentata dall’ASP di Messina, ma, leggo con grande stupore e non posso essere d’accordo che “il numero di Tecnici della Prevenzione risultano eccessivi”.
    Probabilmente la FIALS non ha idea del lavoro svolto dai Tecnici della Prevenzione all’interno dell’ASP, essi si occupano di una miriade di servizi indispensabili che sono il cuore della prevenzione, primo tassello della salute dell’uomo.
    Si va dalla sicurezza alimentare, con controlli nelle industrie ed attività dove si manipolano alimenti, alcontrollo e certificazione sui Funghi tramite l’ipettorato micologico, alla sicurezza dei prodotti di origine animale e degli animali, alla sicurezza negli ambienti di vita ed infine la sicurezza nei luoghi di lavoro.
    L’importanza della figura si può rilevare dal fatto, che nonostante i tempi di ristrettezze, l’Assessore alla Salute ha emanato (GURS del 28/05/10) il decreto 29 aprile 2010 “Piano regionale straordinario per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, stanziando 370.000,00 euro per l’assunzione all’ASP di Messina di 7 Tecnici della Prevenzione per incrementare i controlli.
    La FIALS come altre organizzazioni sindacali dovrebbe avere a cuore la SALUTE e la SICUREZZA dei LAVORATORI e non fare le manifestazioni quando accadono gli incidenti sui posti di lavoro o muoiono i cittadini perchè hanno mangiato delle lasagne al forno.
    Concludo, precisando che i Tecnici della Prevenzione previsti dalla pianta organica sono come altre figure delle Professioni sanitarie fortemente sottodimensionati ciò è dovuto, come tutti sappiamo, ad un eccessivo numero di dirigenti – quelli si in eccesso-
    Cordiali saluti
    Dott. Filippo Noto
    Segretario Provinciale UNPSI (Associazione Rappresentativa dei Tecnici della Prevenzione)
    .

  • e gli infermieri??????

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